Il Flessimetro Bally determina la resistenza di un materiale alla screpolatura o altri tipi di difetti dovuti alla flessione.
Il metodo è applicabile a tutti i materiali flessibili e in particolare alle pelli e ai tessuti spalmati usati nelle tomaie delle calzature.
Il test si effettua agganciando il campione nel morsetto superiore con il lato fiore ripiegato all’interno con un angolo di 90 gradi, in modo che queste superfici si tocchino e la linea della piegatura sia orizzontale. Il provino è poi agganciato al morsetto inferiore e quindi trattenuto carne con carne determinando una piegatura verticale. Successivamente è sottoposto ad un’oscillazione da parte del morsetto superiore di 22,5 gradi e ad una flessione di 100 cicli al minuto. Queste condizioni di apertura e chiusura del punto di piegatura provocano, dopo un certo numero di cicli, la screpolatura della superficie esterna e, nel caso della pelle, anche un possibile foro.
Il pannello frontale del flessimetro Bally è dotato di un contatore per la programmazione del numero totale dei cicli da effettuare durante il test e di quattro pulsanti con le funzioni di Accensione, Avvio, Stop ed Emergenza.
È possibile eseguire la prova di flessione in base alla normativa UNI 4818 sia a temperatura ambiente che sotto zero con un apparecchio idoneo.